Titolo: Heaven
Autore: Mieko Kawakami
Casa editrice: Edizioni E/O
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 252
Prezzo: 16,15€
❝ Tra quelle pareti c’era solo sofferenza e ormai il nostro mondo era un altro. ❞
“Io e te siamo uguali”.
Un’amicizia nata da un bigliettino lasciato sotto al banco.
Come ve lo spiego il dolore del protagonista, che non possiede neanche un nome, se non il triste appellativo di “Occhi Storti”, a causa del suo strabismo?
Come trovare le parole adatte per descrivere la sofferenza provata a causa delle continue prese in giro, delle botte e degli sguardi colmi di disprezzo dei suoi compagni di classe?
Non reagire e sentirsi quasi al pari di un oggetto.
Kawakami Mieko sceglie di parlare di argomenti tosti: il bullismo nelle scuole, l’amicizia, i legami familiari. E lo fa attraverso una scrittura davvero forte, potente ma allo stesso tempo magnetica.
Attraverso il legame che si instaura con Kojima, una compagna di classe che subisce continue angherie per via del suo aspetto trasandato, vengono esplorate questioni come la scelta tra bene e male e il giudizio divino.
Kojima è infatti convinta che subire gli atti violenti dei loro compagni sia un segno distintivo che dimostra la loro unicità, una sorta di “prova” da superare. Crede che un giorno i loro aguzzini capiranno la gravità dei loro gesti ed entrambi troveranno il proprio “heaven”.
Ma perché i bulli sono bulli? Perché non possono lasciarli in pace? Cosa significa essere deboli? Cos’è “Heaven”?
La lettura è ricca di riflessioni e interrogativi. Leggiamo il punto di vista delle vittime e quello dei carnefici, fino ad arrivare a un finale inaspettato, diverso da ciò che credevo di aver intuito. La scrittrice ha elaborato una storia non banale, a tratti anche un po’ cupa, tagliente e scomoda.
Non è una lettura adatta a tutti. Le scene di violenza sono piuttosto crude e inoltre vengono toccati temi delicati come il suicidio. Eppure, è necessario che sempre più persone leggano di storie come questa per rendersi conto di quanto male si può essere in grado di fare agli altri.
Ringrazio la casa editrice per la copia.
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