Titolo: Il demone dai capelli bianchi
Autore: Edogawa Ranpo
Casa editrice: Elliot
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 191
Prezzo: 16,50€
〔❝ Vendicarsi significa restituire al nemico il dolore che ha provocato, nulla di meno. ❞〕
Il visconte Ōmuta Toshikiyo, dopo la sua morte, si è ritrovato seppellito in una bara. Per lo spavento, i suoi capelli sono diventati bianchi e scopre di essere diventato un demone tornato dall’Inferno.
La moglie Ruriko e il suo caro amico Kawamura, su cui non nutriva alcun sospetto, in realtà non sono ciò che sembrano e hanno tramato alle sue spalle, nascondendo le loro malefatte.
Accecato dal rancore e dal desiderio di vendetta, il visconte Ōmuta decide di architettare una vendetta curata nei minimi dettagli, per farla pagare ai due traditori.
Ranpo elabora un sordido ritratto dei vizi dell’uomo, dominato dall’avidità, dalla lussuria, dall’ira. Nonostante i personaggi siano esseri umani, non c’è nulla di umano in loro. Anzi, si parla di creature demoniache, che hanno compiuto atti immorali.
Il visconte Ōmuta stesso subisce una vera e propria metamorfosi, mostrando quanto la vendetta possa essere in grado di tramutarci in qualcuno che non conosciamo minimamente.
Il narratore è proprio Ōmuta, che cerca comprensione nel lettore, e, come in uso nel filone letterario dei racconti giudiziari (saiban shōsetsu 裁判小説), confessa i suoi crimini sin dall’inizio della vicenda, senza però rovinare l’esperienza di lettura del lettore.
I riferimenti letterari sono numerosi e spaziano da Dumas e il Conte di Montecristo al gotico di Marie Corelli, senza dimenticare Poe e i suoi racconti dell’orrore. Non manca il genere eroguro e il filone delle “dokufu”, con protagoniste donne demoniache che soggiogano gli uomini.
Come immaginavo, Ranpo non ha deluso le mie aspettative e non vedo l’ora di leggere gli ultimi suoi titoli che ancora mi mancano da recuperare: “La strana storia dell’Isola Panorama” e “La poltrona umana e altri racconti”. Se non avete ancora letto nulla di questo autore, vi consiglio (anzi, vi obbligo!) a farlo!
CURIOSITÀ: nel libro sono presenti rifermenti a creature del folklore giapponese, come le “kitsune”, le volpi, e i “gaki”, demoni tormentati dalla sete e dalla fame, originari della tradizione buddista (“preta”).
Ringrazio la casa editrice per la copia.
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