Titolo: Tōkyō tutto l'anno
Autrice: Laura Imai Messina
Casa editrice: Giulio Einaudi
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 286
Prezzo: 19,00 €
«La forma di una città cambia più veloce di un cuore» diceva Baudelaire. E forse, tra tutte le città, Tokyo è quella che cambia più velocemente se è vero, come scrive Laura Imai Messina, che l'antica Edo «è in uno stato di infanzia perenne». Laura si trasferì a Tokyo per studiare: pensava sarebbero passati pochi mesi - quanto bastava per perfezionare il suo giapponese - non che sarebbe rimasta più di quindici anni, e che si sarebbe innamorata perdutamente di una delle città piú affascinanti, labirintiche e seducenti del mondo (oltre che di un ragazzo che sarebbe diventato suo marito). Tokyo non solo è una delle grandi metropoli globali, ma è anche una città densissima di storie, tradizioni, simboli, "segni": è la città dove usanze secolari vivono accanto ai quartieri degli otaku, gli appassionati di manga e videogame, dove le culture giovanili più effervescenti del pianeta si muovono nelle stesse strade su cui si affacciano piccoli locali tipici. E una città in cui i ritmi frenetici del lavoro e del commercio si alternano a quelli cadenzati delle stagioni e delle festività, dove il rito ha un'importanza fondamentale perché è il calendario, con le sue feste e la sua memoria, a regolare la vita dei suoi abitanti.
Siamo tutti pesci, fra le tumultuose e convulse correnti del fiume dell’esistenza.
Riduttivo chiamarlo diario di viaggio, questo libro è molto di più: è uno scrigno in cui sono racchiusi gli odori e i colori di Tōkyō. L’autrice ha deciso di condividerne con noi i tesori, permettendoci di restare incantati di fronte ai segreti di questa magica città.
Ero combattuta tra il divorare il libro e il tentativo di centellinarne il più possibile ogni singola parola e sicuramente lo rileggerò. Nonostante io non sia totalmente a digiuno di nozioni riguardanti il Paese del Sol Levante, Laura Imai Messina ha scritto di tante curiosità sulle festività e sulle usanze giapponesi di cui non avevo ancora sentito parlare. Siamo in autunno, la mia stagione preferita,e voglio condividere con voi questo termine che viene menzionato nel libro : 深める - fukameru -, che contiene il kanji 深 – fuku – presente nell’aggettivo 深い - fukai – ovvero ‘’ profondo ’’. Si tratta di un verbo utilizzato per spiegare che l’autunno, al pari di una giungla, ‘’si approfondisce’’ in ottobre, poiché ci si addentra nella stagione. Non è bellissimo?
In ogni pagina sfogliata è tangibile l’amore dell’autrice per la cultura, le tradizioni, la lingua del Giappone, e, grazie al suo libro, possiamo respirare l’aroma del tè giapponese, vedere i fiori di ciliegio durante l’hanami, ascoltare le note della versione giapponese di ‘’Funiculì Funiculà’’ - Oni no pantsu – risuonare nei quartieri della città.
Il testo è impreziosito dalle illustrazioni di Igort. Vorrei davvero raccontarvi di tutti i nomi popolari giapponesi dei mesi dell’anno, spiegarvi la poesia che si cela dietro la scelta di un kanji ben preciso per denominare le cose, ma vi toglierei il bello di farvi compiere questo viaggio emozionante da soli.
Fatevi un regalo: perdetevi nei meandri della piccola grande Tōkyō.
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