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Treno proiettile e proiettili





Titolo: I sette killer dello Shinkansen

Autore: Isaka Kotaro

Casa editrice: Einaudi

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 552

Prezzo: 21,00€
















〔❝Quando chiedi perché non si devono uccidere gli altri, ti dovresti anche domandare perché non si devono bruciare i manga rarissimi.❞〕

Una valigia che diventa l’oggetto del desiderio di tutti e tanti killer spietati pronti a recuperarla. Il tutto a bordo di uno shinkansen, il treno proiettile giapponese. Ecco serviti gli ingredienti per un thriller fuori dagli schemi!

Incontreremo la coppia di “agrumi” Mikan (il mandarancio giapponese) e Lemon, il diabolico studente delle medie Oji, lo sfortunato Nanao, l’ex alcolizzato Kimura. Tutti si ostacolano a vicenda per compiere la propria missione e il tutto si complica con l’introduzione di altri pericolosi assassini.

I personaggi, forse perché così tanti, risultano delle macchiette. Nessuno dei killer è buono, anzi: eppure ho simpatizzato per alcuni e ho fortemente odiato degli altri, sperando con tutte le mie forze che venissero uccisi in qualche modo.

Le pagine iniziali sono introduttive e servono a calarci nell’atmosfera tesa che si respira nei vagoni del treno, in cui tutti sembrano sospetti. Forse però un po’ troppo lentamente: è dopo le prime 200 pagine che le cose iniziano a farsi interessanti.

Il punto di vista varia nei capitoli e ho trovato ben riuscito e inaspettato il colpo di scena, che ho adorato, insieme al finale. Un ulteriore punto a favore va all’ironia di Isaka Kotaro e alle vicende esilaranti e surreali.

Non manca la sfera psicologica, con riflessioni sulla natura umana e sui divieti naturalmente accettati e imposti dalla società.

Un thriller, con più azione che suspense, che nonostante tutto intrattiene bene. Una perfetta lettura estiva, che mi ha fatto compagnia proprio durante un viaggio in treno.

CURIOSITÀ: il titolo giapponese del libro è Maria Bītoru (Maria Beetle). La Vergine Maria era solitamente chiamata Nostra Signora (Our Lady) e il nome “ladybird” (coccinella) venne scelto per via dei sette puntini che il coleottero reca sul dorso, ritenuti il simbolo dei sette dolori di Maria. Il personaggio Nanao, soprannominato Coccinella, è tuttavia molto sfortunato.



Ringrazio la casa editrice per la copia.

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