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Review party : Il gatto che voleva salvare i libri



Premessa:

Come avrete potuto leggere dal titolo del post, oggi sono lieta di annunciarvi l'inizio del Review Party di ''Il gatto che voleva salvare i libri'' in collaborazione con Mondadori! Se vi va di scoprire qualcosa in più su questo nuovo libro, seguite le tappe dell' evento, che ha inizio oggi 12 ottobre con la mia recensione.

Di seguito vi linko i blog che vi guideranno nel corso di questa avventura felina:

12 ottobre: recensione a cura del blog Chicchedilibri (instagram: chicchedilibri)

13 ottobre: recensione a cura del blog Parliamone (instagram: parli.amo.ne )

14 ottobre: recensione a cura del blog Hikarisshelf (instagram hikarisshelf )






Titolo: Il gatto che voleva salvare i libri

Autore: Sōsuke Natsukawa

Casa editrice: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 180

Prezzo: 18,00 €


La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un'oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull'orlo del fallimento: un'eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un'amicizia magica: un'avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull'importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell'amore. Una favola dei nostri tempi, un'ode straordinaria al potere del libro e dell'immaginazione.


 

Recensione

''Affrettarsi sconsideratamente e proprio per questo finire per non accorgersi di molte cose è tipico degli esseri umani. Prendendo il treno sicuramente si arriverà lontano, ma credere che questo aumenterà la nostra capacità di giudizio è un equivoco. Chi cammina anche distrattamente ma con le proprie gambe riuscirà comunque a notare i fiori che nascono ai lati della strada o gli uccellini in cima agli alberi''.

Certe volte non è semplice uscire fuori dalla corazza che ognuno di noi si è creato per difendersi dalle delusioni della vita, non sono rari i casi in cui a seguito di varie circostante la corazza si indurisce e si ispessisce così tanto da diventare un guscio impenetrabile.

Questo è ciò che succede a Rintaro, che sin da piccolo è stato provato dalla vita. La sua esistenza non è semplice, lui stesso nel libro si autodefinisce un ‘’hikikomori ’’, espressione utilizzata per descrivere un fenomeno diffuso nella società giapponese, una piaga sociale che si è abbattuta su tanti giovani ragazzi.

È definito ‘’hikikomori ‘’ colui che decide di ritirarsi dalla vita sociale, evitando ogni tipo di contatto con il mondo esterno, rinchiudendosi nella propria abitazione.

Rintaro non va più a scuola e non ha nessuno che può definire amico. Da amante dei libri, si rinchiude nella libreria Natsuki, la libreria dell’usato ereditata dal nonno, un vero pezzo di antiquariato pieno di libri rari e introvabili.

La sua vita subirà un ulteriore scossone: incontrerà Tora, uno gatto parlante ‘’dagli occhi di giada’’.


Questo però non è un racconto di commiserazione, bensì una storia di cambiamento e di maturazione, di rinascita personale e di crescita mentale, che il protagonista Rintaro porterà a compimento grazie all’intervento di Tora e della sua compagna di classe Yuzuki.

Le avventure in questo libro si dipanano su quattro episodi molto strambi: Rintaro si introdurrà in quelli che sono definiti ‘’labirinti’’, per salvare i suoi amati libri dalle grinfie di personaggi davvero particolari, che nonostante si definiscano amanti dei libri, non fanno altro che rovinarli e metterne a repentaglio l’esistenza.


A mio avviso è possibile pensare a un bel parallelismo con L’ombra del vento di Zafon, poiché in entrambi i testi viene riconosciuta l’importanza e il valore dei libri, ed è forte la convinzione che in ognuno di essi si nasconda un’anima o un grande potere.

Da ‘’L’ombra del vento’’ di Zafon:

‘’ Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. ‘’

Da ‘’Il gatto che voleva salvare i libri’’:

‘’ Oggi ormai non capita più di imbattersi in libri con un’anima. Non solo, ma le stesse persone consapevoli del fatto che i libri ne avessero una sono scomparse. ‘’

Gli autori giapponesi spesso celano in racconti all’apparenza semplici tanti insegnamenti sulla vita, ed è questo che Natsukawa ha fatto con ‘’ Il gatto che voleva salvare i libri ‘’. Il libro offre spunti di riflessione sull'editoria e sulla lettura: l’autore spiega bene i sentimenti che almeno nella volta ognuno di noi lettori ha provato, come il desiderio di leggere tantissimi libri in poco tempo o la poca propensione alla rilettura di un volume che ci è piaciuto perché esistono ancora milioni e milioni di libri da leggere.


Chi come me ha letto diversi libri dalle atmosfere tipicamente nipponiche, riconoscerà subito il richiamo irresistibile di questa storia e non potrà fare a meno di restarne incantato. Inoltre, un altro punto a favore di questo tenero romanzo è che mi ha ricordato un anime per lo stile in cui è scritto.


Leggere questo libro è stato davvero piacevole e al suo termine mi ha lasciato una sensazione di tranquillità e di pace interiore, da tempo non leggevo un libro che mi donasse così tanta leggerezza.

In un post precedente ho parlato dei vari romanzi giapponesi che conosco a tema felino e sono contenta di aggiungere anche questo nuovo titolo alla lista.

È un libro che consiglio a chi ama i libri e non li considera carta straccia, a coloro a cui piacciono le storie dal sapore fantastico e soprattutto agli amanti dei gatti.

Ringrazio la Mondadori per averci permesso di leggere questo libro e le mie colleghe bookblogger Valentina e Rossella per aver collaborato con me.


Vi aspettiamo per le prossime due tappe in cui leggerete anche cosa ne pensano le mie compagne di avventura!


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