Titolo: Non dimenticare i fiori
Autore: Kawamura Genki
Casa editrice: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 319
Prezzo: 17,00€
〔❝ Forse è insito nella natura umana non allungare la mano verso le cose che si hanno sempre a disposizione. O forse è una sua prerogativa. ❞〕
Riso hayashi e tamagoyaki dolce.
Il cibo è un veicolo per i ricordi dell’infanzia.
Quante volte ci è capitato di esclamare:
‘’Com’era buono quel piatto!’’
forse perché era stato preparato per noi da una persona cara?
Izumi ricorda molto bene i piatti cucinati dalla madre Yuriko ma tutto ad un tratto è la madre a non ricordare più. Il nome della nuora Kaori, e persino la ricetta della zuppa di miso. Lei, che aveva sempre cucinato tanti manicaretti per il suo adorato figlio.
Si dice che se dimentichiamo qualcosa, è perché essa non era importante. Ma è veramente così? Questa storia mette in contrasto la memoria con la malattia e i ciliegi in piena fioritura fanno da spettatori a questo dramma familiare.
Tutti però hanno scheletri nell’armadio e il rapporto tra la madre Yuriko e il figlio Izumi nasconde delle piccole crepe. Verremo a conoscenza dei dettagli grazie al diario di Yuriko, ritrovato da Izumi.
Cosa è accaduto tra il 1994 e il 1995 che ha cambiato il loro rapporto?
A rendere ancora più complicato il tutto, ci sono i sentimenti di inadeguatezza di Izumi, che sta per diventare padre. Non avendo un modello di riferimento, teme di non essere un buon genitore per il suo bambino.
Kawamura Genki non delude le mie aspettative: così come con ‘’Se i gatti scomparissero dal mondo’’, le sue parole riescono a sfiorare le corde più recondite del cuore.
Una trama più lenta e descrittiva rispetto a quella del libro con cui abbiamo conosciuto l’autore, ma non per questo meno toccante o profonda.
I numerosi salti temporali tra passato e presente, reminiscenze e realtà, hanno dato vita a una storia ben architettata, ricca di realismo e scene di vita quotidiana.
Una storia forte ma colma di tenerezza, delicata come i petali dei fiori.
Ringrazio Einaudi per la copia.
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