Titolo: Le nostre anime di notte
Autore: Kent Haruf
Casa editrice: NN Editore
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 171
Prezzo: 17,00 €
❝ Eppure se ci fosse qualcuno a letto con me, credo che ricomincerei a dormire bene. ❞
Abbiamo bisogno di qualcuno con cui passare la notte, qualcuno a cui raccontare la giornata appena trascorsa, che magari ci tenga la mano.
Anche Addie e Louis, vedovi dei loro rispettivi coniugi, ne hanno bisogno e decidono quindi di vedersi ogni notte per intraprendere un rapporto fatto di condivisione e affetto.
Il peso dei pregiudizi e l’età che avanza non impediscono ai due anziani di vivere questa esperienza e neanche l’ombra incombente della morte riesce a fermarli dal volersi sentire vivi ancora per un po’. Quale modo migliore per sentirsi vivi se non quello di amare ed essere amati?
C’è un che di poetico nelle vicende immortalate da Haruf. Le cose più semplici sono quelle più belle: mangiare hot dog e fagioli davanti a un fuoco, guardare una partita di softball. Il libro mostra scorci di vita vera, sottolineando l’importanza del quotidiano.
Haruf ha scritto Le nostre anime di notte, il suo ultimo lavoro, quando ormai si era ammalato e lo dedica alla moglie Cathy, sua compagna di vita e di avventura. Nelle parole dello scrittore si avverte un senso di urgenza che si riflette nei riferimenti al tempo nelle conversazioni di Addie e Louis:
’’ No, prendiamoci il tempo che ci serve’’.
Lo stile è asciutto, scarno, essenziale. I capitoli sono brevi e i dialoghi non sono marcati dall’utilizzo delle virgolette ma questo non inficia la comprensione della storia.
Sono approdata a Holt carica di aspettative che però non sono state totalmente soddisfatte, Haruf non mi ha ancora conquistata né convinto, ma proverò a leggere altri suoi scritti che ho già in libreria.
Nonostante il libro mi sia piaciuto, non mi ha rubato il cuore come speravo e desideravo. Questo è il problema delle opere o degli autori tanto acclamati: vorresti davvero apprezzarli e se non riesci ti domandi il perché.
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