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Il corpo come carne






Titolo: La vegetariana

Autore: Han Kang

Casa editrice: Adelphi

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 177

Prezzo: 10,00€













“Non vorrai davvero uscire così?” “Rifatti il trucco”.

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“Non capisci tuo padre quando parla? Se ti dice di mangiare, tu mangi!”.

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“Le donne non giocano a calcio”.

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Per quanto tempo ancora dovremo sopportare una società così patriarcale?

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Le prime due frasi sono state estrapolate dal libro di cui vi parlo oggi, mentre l’ultima frase è al centro delle polemiche in questi giorni per l’abominevole episodio accaduto ad Aurora Leone dei The Jackal.

⁣⁣

In nessuna delle tre parti in cui è suddiviso il libro la vegetariana Yeong-hye è il soggetto. ⁣⁣

Al contrario, la sua opinione viene quasi esclusa e ci si focalizza su come Yeong-hye viene vista dall’esterno: troveremo il punto di vista del marito, del cognato e della sorella.

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C’è poco spazio per i pensieri, le sensazioni e lo stato d’animo di Yeong-hye, che non prenderà mai la parola per raccontare la sua storia.

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La dimensione onirica è molto forte e rappresenta il centro da cui parte il dramma interiore di Yeong-hye. Dopo un sogno disturbante, la sua vita cambia totalmente e rifiuta la carne, accettando solo luce e acqua come fonte di nutrimento. ⁣⁣

Essere un tutt’uno con la natura, fondersi con essa, entrare totalmente in sintonia con rami e fiori.

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Il titolo, “La vegetariana”, è in netto contrasto con uno dei concetti chiave di questo testo, ovvero la presenza del corpo inteso come carne, mero oggetto di pulsioni oscure dell’animo umano. ⁣⁣

La protagonista viene addirittura paragonata alle cosiddette “donne di conforto”, costretta a subire un rapporto sessu*le senza alcun consenso.

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Violenza, malattie mentali, alienazione dalla società, rifiuto delle convenzioni. ⁣⁣

Yeong-hye sceglie di ribellarsi e liberarsi di tutte queste costrizioni, rifiutando di esistere in quanto essere umano, annullandosi completamente.

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Un libro potente ma non per tutti: crudo, scomodo e che pone alla nostra attenzione una moltitudine di temi di cui non si parla mai abbastanza.

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