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Haiku d'estate






Titolo: Trentatré haiku

Autore: Matsuo Basho - Ernesto Morales

Casa editrice: Lindau

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 96

Prezzo: 24,00€








Oggi, 21 giugno, è solstizio d’estate.

Ho deciso quindi di parlarvi in breve degli haiku, approfittandone per mostrarvi questo libro meraviglioso, che mi è stato omaggiato da Edizioni Lindau.

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Si tratta di “Trentatrè Haiku”, una raccolta di haiku di Matsuo Bashō, illustrata da Ernesto Morales.

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Cos’è un haiku? ⁣⁣

È un componimento breve formato da sole 17 sillabe, secondo lo schema metrico 5-7-5, che presenta quindi una struttura essenziale, quasi frammentaria.


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Kireji ⁣⁣

L’haiku richiede un kireji 切れ字, ovvero una “parola che taglia”. Esso determina una cesura che porta il lettore ad immaginare la scena descritta, riflettendo sugli elementi di cambiamento dei versi. In genere, il kireji è una particella grammaticale come ya や, kana かな o un ausiliare verbale come -keri けり.


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Kigo ⁣⁣

Nell' haiku compare un termine chiamato kigo 季語, “parola stagionale”. ⁣⁣

Esso fa riferimento a una delle quattro stagioni e ha precise associazioni poetiche, ad esempio, “vento autunnale” suggerisce solitudine e desolazione. Molto spesso vengono scelte parole appartenenti al mondo naturale.


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Esempi di kigo estivi ⁣⁣

In questo haiku c’è un chiaro riferimento all’estate: natsu kusa 夏草 “erba d’estate”. ⁣⁣


Altri kigo che rimandano all’estate:

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Il canto delle cicale, semi no koe 蝉の声, che nelle torride giornate estive si sente spesso;

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• Il cuculo 時鳥, hototogisu, il cui canto annuncia l’arrivo dei mesi estivi; ⁣⁣


• La luna d’estate, natsu no tsuki 夏の月. Un’immagine associata all’effimero per la breve durata delle notti d’estate.

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Matsuo Bashō ⁣⁣

Il poeta di haiku più influente del tardo 17° secolo, che riuscì a coniugare tradizione e contemporaneità, “elevando l’haiku ad autentica forma d’arte per serietà e profondità di pensiero”. “Bashō” è uno pseudonimo che rimanda al banano, le cui foglie si piegano al vento, alludendo alla fragilità della vita solitaria.

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Ci sarebbe ancora molto altro da dire, potrei dedicare un altro post su questo argomento, decisamente vasto (non vi ho parlato delle origini del genere e di altri importanti poeti).



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