top of page
  • Immagine del redattorechicchedilibri

Esiste il lavoro perfetto?






Titolo: Un lavoro perfetto

Autore: Tsumura Kikuko

Casa editrice: Marsilio

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 320

Prezzo: 18,00€











〔❝ Qualsiasi cosa si stia facendo, non c’è mai modo di sapere come andrà a finire: bisogna solo cercare di dare sempre il massimo, e sperare. Sperare che vada tutto per il meglio. ❞〕

⁣⁣

La protagonista, in seguito a un esaurimento nervoso, si ritrova a dover salvaguardare la propria salute mentale. ⁣⁣

Per questo, si mette alla ricerca di impieghi che possano essere meno impegnativi rispetto al suo lavoro da assistente sociale.

⁣⁣

Saranno ben cinque i lavori, ben poco ordinari, che si troverà a svolgere. ⁣⁣

La sua esperienza è raccontata nei vari capitoli, ognuno dedicato a un lavoro diverso…perché sono molti i motivi che possono portare a cambiare lavoro.

⁣⁣

Le azioni sempre monotone. ⁣⁣

Un capo un po’ fuori le righe. ⁣⁣

Una collega insopportabile. ⁣⁣

⁣⁣

È un libro ironico, che mi ha strappato un sorriso durante la lettura, anche per via di alcune situazioni al limite del reale che vengono presentate.

⁣⁣

Ho apprezzato che una tematica così complessa sia stata trattata in maniera leggera e quasi scherzosa, per cui la lettura si è rivelata molto piacevole.

⁣⁣

Della protagonista si sa poco, forse una scelta voluta: non conosciamo il nome della protagonista perché ognuno di noi potrebbe trovarsi un giorno in questa situazione.

⁣⁣

In una società che ci vuole sempre sul pezzo, in cui ci sono pregiudizi sugli individui che in qualche modo non riescono a tenere lo stesso passo degli altri, trovare un libro in cui si dia importanza alla salute mentale è stata una boccata d’aria fresca.

⁣⁣

In Giappone poi, si cerca sempre di essere il più produttivi possibile. Esiste infatti la parola “Karoshi”, “morte da troppo lavoro”, che indica i decessi avvenuti a causa di disturbi legati allo stress, dovuto a ritmi di lavoro troppo serrati.

⁣⁣

Tsumura Kikuko, invece, ci invita a non aver paura di cambiare strada. ⁣⁣

Perchè non c’è niente di male nell’occuparsi prima di sé stessi e poi del proprio lavoro.



Ringrazio la casa editrice per la copia.

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page