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Echi in tempesta



Titolo: Echi in tempesta. L'attraversaspecchi vol.4

Autrice: Christelle Dabos

Casa editrice: Edizioni E/0

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 526

Prezzo: 16,50 €


Ofelia e Thorn affrontano un universo colmo di allegorie e di realtà interiori profonde, di orizzonti antichi e di sentimenti nuovi, fino a scovare la verità che da sempre è nascosta dietro lo specchio. Crollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non possono farlo alla luce del sole: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull'indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell'Altro, l'essere di cui non si conosce l'aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l'Altro, senza sapere nemmeno com'è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn approderanno all'osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. È lì che si recheranno i due, lì scopriranno le verità che cercano e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio.

❝ A che le serve sapere finalmente tutto se non può cambiare niente? ❞

Il fantasy più chiacchierato degli ultimi mesi: la saga dell’Attraversaspecchi!

A gennaio decisi di leggere i tre libri in ebook non sapendo a cosa sarei andata incontro. Il risultato? Notti insonni macinando pagine su pagine: mi innamorai di Anima e delle altre arche, come da tempo non mi succedeva per un fantasy, forse da HP. Davvero particolare l’atmosfera ricreata dalla Dabos, ero curiosa di saperne di più su Ofelia e Thorn.

Gli scomparsi di Chiardiluna è il libro più ricco di avventure, anch’esso molto godibile, mentre La memoria di Babel l’ho trovato più somigliante a Echi in tempesta. Non subito mi ha coinvolto né entusiasmato più di tanto, perché ho preferito l’ambientazione del Polo.

Ma veniamo al protagonista vero e proprio, cioè il quarto e ultimo volume, Echi in tempesta. Non mi ha convinto per niente, nonostante il libro contenga le risposte ai quesiti che ci siamo posti su Dio e L’Altro. Le spiegazioni mi sono sembrate macchinose, non fluide, i capitoli pesanti da leggere. Non c’era nulla che tenesse viva la mia attenzione, se non il voler arrivare al termine di questa saga e scoprire come si sarebbe conclusa la storia.

Forse sarebbe stato meglio suddividere il contenuto su più libri, considerando che per dare spazio alle spiegazioni i personaggi secondari sono stati molto sacrificati. Berenilde, Gaela, Renard quasi scompaiono nella narrazione, le loro storyline sono state tralasciate per dare spazio a Ofelia, la vera protagonista, che da personaggio dinamico subisce una crescita esponenziale.

Se prima mi sentivo di consigliare questa saga nonostante i difetti, adesso non so più se varrebbe la pena imbarcarsi in questa avventura, tale è stata la delusione,complice anche il finale che mi ha lasciato l’amaro in bocca.

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