Titolo: L'isola dei senza memoria
Autore: Yoko Ogawa
Casa editrice: Il Saggiatore
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 208
Prezzo: 24,00€
❝Anche se facevamo ogni sforzo possibile per capirci, i nostri cuori non si trovarono su nessun punto. Più parlavamo e più ci sentivamo soli. ❞〕
Tanto tempo fa…un racconto che potrebbe iniziare proprio così. Questa storia, però, non infonde il tepore di una favola.
Ci troviamo in un luogo senza tempo e senza spazio, dove piano piano alcune delle cose presenti nella nostra esistenza sono costrette a scomparire.
Come vivere senza poter più assaporare il gusto delle castagne? Riuscite a immaginare una vita in cui non è più possibile respirare il profumo inebriante delle rose?
Tuttavia, esistono individui ‘’speciali’’ che ancora conservano le memorie degli oggetti spariti. In questa realtà distopica, la Polizia Segreta è chiamata a ristabilire l’ordine, assicurandosi che ogni traccia di ricordo serbata dagli abitanti dell’isola venga distrutta.
I personaggi non hanno un nome, come se avessero perso la propria identità. Un libro che mi ha ricordato gli orrori della Shoah, dove l’unica speranza di sopravvivere era rintanarsi in un nascondiglio, sperando di non essere mai scoperti.
Il testo è metaletterario: all’interno del romanzo vi è una seconda storia, quella che la protagonista sta scrivendo, come a voler sottolineare la forza delle parole e il potere salvifico della scrittura.
Mi ha molto colpito la delicatezza della penna di Yoko Ogawa, che stride prepotentemente con la violenza perpetrata ai personaggi del racconto. Tutto sembra essere costretto a bruciare, eppure il paesaggio è innevato e contribuisce a donare un’atmosfera ovattata alla storia.
Un senso di torpore e inquietudine mi ha pervaso durante la lettura di questo libro. Tutti sembrano impotenti e restano inermi dinanzi alle sparizioni degli oggetti ma cosa accadrebbe se si finisse con lo smarrire sé stessi?
Un libro che vi farà soffrire, perché il legame con i ricordi e la memoria è quanto di più prezioso esista al mondo.
Ringrazio Il Saggiatore per la copia.
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