Titolo: Il detective Kindaichi
Autore: Yokomizo Seishi
Casa editrice: Sellerio Editore Palermo
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 208
Prezzo: 13,00€
〔❝ I romanzi non c'entrano con la realtà. Nei gialli l'assassino si nasconde sempre tra i personaggi della storia, mentre nel mondo reale questo non accade. ❞〕
La prima notte di nozze, i novelli sposi Ichiyanagi Kenzō e Katsuko vengono
brutalmente assassinati nella dépendance della grande residenza di famiglia.
Assenza di orme sulla neve fresca, nessun segno di effrazione…ci troviamo davanti a un enigma dalla porta chiusa. ‘’ Honjin satsujin jiken ‘’ è il titolo originale: ‘’ Il caso dell’omicidio dell’honjin’’. L’honjin è una sorta di grande albergo utilizzato in passato per ospitare i daimyō e gli altri rappresentanti dello shogunato che erano di passaggio.
In questa storia sono molto evidenti gli echi del periodo shogunale, si respira un’aria di Giappone antico, fatto di usanze feudali e vecchie tradizioni.
Lo spettrale suono del koto, un antico strumento a corde, ci accompagna per tutta la vicenda.
Ho apprezzato la presenza di riferimenti al folklore giapponese e agli yōkai, si dice inoltre che la famiglia Ichiyanagi, dai valori morali molto rigidi, sia maledetta da generazioni.
La risoluzione del caso è affidata al detective Kindaichi Kōsuke, che fa la sua apparizione nel primo di una lunga serie di romanzi a lui dedicati. Un personaggio atipico: balbuziente, dall’aspetto trasandato…non vedo l’ora di incontrarlo nuovamente nel secondo romanzo edito Sellerio Editore: La locanda del gatto nero !
Yokomizo Seishi, amico di Edogawa Ranpo (e con ciò, ho detto tutto!), ci porta nella testa dell’assassino e oltre a risolvere l’ingegnoso delitto, analizza attentamente la complessità della psiche umana, che spesso cela un cupo e nero abisso.
Vi consiglio di leggere mystery giapponesi se siete amanti dei gialli occidentali, Yokomizo Seishi mostra una grande conoscenza di autori del calibro di Leblanc e Leroux, tanto da essere soprannominato
‘’il John Dickson Carr giapponese’’.
Comments